Derivare l’equazione m = (kx)^2/A + - (kx)^2/R porta ‘0’ al primo membro dato che ‘m’ è invariante e al secondo membro si può considerare che se mè della forma (k)^2*f(x) e non dipende da k allora m=0 infatti ‘m/(k)^2’ non dipendendo da ‘k’ avrebbe derivata nulla rispetto a ‘k’ . Sotto tale ipotesi di lavoro come del resto lo è la legge di Hom si trova un’espressione molto interessante di 'A' che dipende solo da ‘x’ ed è interessante perché ‘A’ diverge per determinati valori di ‘x’ . Calcolando si trova subito che per il segno negativo in ‘m’ il valore per cui A diverge è 'x(0)(R+A(0)/A(0))^(1/2)' che chiamerò x(infinito) dove 'A(0)' e è il valore della resistenza del generatore per un valore di 'x' pari a 'x(0)'. Per ottenere una ‘m’ pressochè nulla si può imporre che proprio ‘k’ sia molto piccola ossia che ‘x’ sia grande .
Interpretando ‘A(0)’ come il rapporto del potenziale della batteria e della corrente che ci scorre dentro per un valore prescelto 'x(0)' anch’esso grande (nel range dell’approssimazione fatta su ‘m’) si dovrà cercare di avere ‘R’ molto più piccola di tale rapporto ma in tal caso si avranno tutti gli elementi per verificare questa teoria dell’invarianza di ‘m’ dato che attorno a x(infinito) il rapporto potenziale corrente del generatore dovrebbe essere asintoticamente divergente .
La legge di Hom considera la differenza di potenziale a circuito aperto invece qui la uso come ipotesi di lavoro anche a circuito chiuso per trovare 'A' .
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